Tutto da scoprire!
Nuovo anno associativo, nuova iniziativa annuale, Tutt(o)a da scoprire!!!
Siamo nell’anno della sequela, dell’invito fatto a ciascun ragazzo di camminare nelle orme che Gesù ha lasciato, e quale miglior modo di analizzare e scoprire queste impronte se non in un laboratorio?
È così che ogni gruppo ACR diventa un Nuovo anno associativo, nuova iniziativa annuale, Tutt(o)a da scoprire!!! Siamo nell’anno della sequela, dell’invito fatto a ciascun ragazzo di camminare nelle orme che Gesù ha lasciato, e quale miglior modo di analizzare e scoprire queste impronte se non in un laboratorio?
È così che ogni gruppo ACR diventa un ACR-lab, dove ogni ragazzo capirà che la propria vita è un’invenzione straordinaria, incastrata tra quelle dei propri compagni di viaggio e della comunità (I fase), che scegliere Gesù come Maestro vuol dire ritrovare in Lui, non una persona che giudica, ma che ama totalmente, un esempio, che se guardato nella sua umanità, non è irraggiungibile ma anzi è un modello per rendere la vita bella (II fase) e forti di questa convinzione non si può restar fermi ma è necessario condividere la propria invenzione straordinaria con gli altri perché parte di un’invenzione più bella e più grande, il progetto di Dio (III fase), meravigliandosi di quanto il Signore si fida da chiedere proprio a loro di annunciarlo nel mondo (IV fase).
Quando si sviscera l’I.A. per portarla ai ragazzi, è inevitabile che noi educatori non la caliamo nel nostro vissuto, certo diverso, ma alla fine non così lontano, perché si sa tante volte neppure “noi grandi”, siamo consapevoli di quanto Dio ha investito su di noi.
Ci ritroviamo a sperare che i ragazzi che ogni anno ci sono affidati, seppur impegnativi, si sentano protagonisti, valorizzati, ognuno con i propri talenti unici e irripetibili che li rendono indispensabili per il gruppo e per il grande progetto di Dio.
Ci ritroviamo a proporci che l’ACR non sia soltanto una breve parentesi ma parte della loro vita, della loro invenzione che diventa straordinaria grazie all’incontro con Gesù, che loro stessi sono aiuto-inventori e che l’unico modo per collaborare é portare la sua Parola nella quotidianità.
Ogni anno ci proponiamo tanto e a volte ci scoraggiamo se i ragazzi non rispondono come vorremo agli input che gli proponiamo, ma perdiamo di vista proprio l’essenziale: il nostro servizio non sta nel farli diventare dei ragazzi indottrinati ma nell’aiutarli a far nascere in loro la consapevolezza che Gesù li ama così come sono senza se e senza ma, e che se riusciamo a guardarli con amore (proprio come Gesù fa con il giovane ricco) tanto possiamo prendere e donare in uno scambio inesauribile.
Così nel leggere il Vangelo dell’anno (Mc 6, 45-52) , al versetto “Coraggio sono io, non abbiate paura” ci ritroviamo a pregare di aver fiducia in Gesù, di farci guidare da Lui e non dalle incertezze e dalle paure che tante volte attanagliano la nostra vita, lasciandoci accompagnare dall’amore nel Signore, avere il coraggio di farlo salire sulla barca della vita ancorandola con la forza della fede.
Il gruppo educatori della Parrocchia di SS Pietro e Paolo