La voce degli assistentiRiflessione

#Avvento2014

Carissimi, la chiesa nella sua saggezza, attraverso la celebrazione della prima Domenica di Avvento, ci ha inseriti in modo del tutto meraviglioso all’interno di due grandi eventi: l’inizio dell’Anno Liturgico e del tempo di Avvento. Due importanti occasioni che ci spingono ad una maggiore riflessione. Sappiamo cos’è l’anno liturgico? I Padri Conciliari nella Sacrosanctum Concilium scrivono: “La santa madre Chiesa considera suo dovere celebrare l’opera salvifica del suo sposo divino mediante una commemorazione sacra, in giorni determinati nel corso dell’anno. Ogni settimana, nel giorno a cui ha dato il nome di “domenica”, fa memoria della risurrezione del Signore, che essa celebra anche una volta l’anno, unitamente alla sua beata passione, con la grande solennità di Pasqua. Nel corso dell’anno poi, distribuisce tutto il mistero di Cristo dall’Incarnazione e dalla Natività fino all’Ascensione, al giorno di Pentecoste e dall’attesa della beata speranza e del ritorno del Signore. Ricordando in tal modo i misteri della redenzione, essa apre ai fedeli le ricchezze delle azioni salvifiche e dei meriti del suo Signore, le rende come presenti a tutti e permette ai fedeli di venire a contatto e di essere ripieni della grazia della salvezza”. (SC 102

Capiamo bene, allora, come l’anno liturgico diventa un vero e proprio cammino di salvezza, come la chiesa rende presente il mistero della Redenzione con la sua pienezza di grazia. Per questo siamo chiamati attraverso questo nuovo anno che inizia, a trasformare la nostra vita rinnovandoci, o meglio, convertendoci com’è avvenuto per i santi. Ci sono alcuni segni che orientano l’anno liturgico, ad esempio i suoi colori che spiegano il tempo che si sta vivendo. Vediamoli insieme.

Il colore viola che si usa nei tempi di Avvento, di Quaresima e nella liturgia dei defunti indica penitenza, conversione, attesa e suffragio.

Il colore bianco che si usa nel tempo di Natale e nel tempo di Pasqua, nelle celebrazioni del Signore, della Vergine Maria e dei Santi non Martiri indica risurrezione, purezza e gioia.

Il colore verde che si usa nel tempo ordinario esprime speranza, costanza nel cammino e ascolto perseverante.

Il colore rosso che si usa la domenica delle Palme, il venerdì Santo, la domenica di Pentecoste e nelle celebrazioni dei santi martiri indica amore e martirio.

Vi è poi un colore che viene usato raramente, il rosaceo. Questo colore può essere utilizzato la III° domenica di Avvento e la IV° domenica di Quaresima. Stempera il colore viola interrompendo il clima penitenziale, e indica gioia per la solennità che si avvicina, infatti la III° di Avvento è detta domenica in Gaudete (Gioite) e la IV° di Quaresima domenica in Laetare (Rallegrati).

Ad aprire l’anno liturgico è il tempo dell’Avvento che ha un duplice scopo: indicare la speranza e l’attesa nell’incontrare Gesù, l’umiltà e la prontezza di accoglierlo nella nostra vita, ma soprattutto aiutare l’uomo ad accogliere la venuta di Gesù, quella di tutti i giorni. San Bernardo di Chiaravalle nella sua dottrina del triplice Avvento scrive: «Nella prima venuta il Signore fu visto sulla terra e si intrattenne con gli uomini: è il tempo in cui, come egli stesso afferma, lo videro e lo odiarono. Nell’ultima venuta, ogni uomo vedrà la salvezza del nostro Dio, e gli uomini vedranno colui che trafissero. La terza venuta, intermedia, è intima: in essa solo gli eletti lo vedono entro se stessi, e le loro anime ne sono salvate. Nella prima venuta dunque, egli venne nella debolezza della carne. In questa intermedia, viene nella potenza dello Spirito. Nell’ultima verrà nella maestà della gloria». La venuta intermedia di cui parla San Bernardo è molto importante per la nostra vita cristiana. Con tale espressione, Bernardo, pensa alla venuta quotidiana del Signore nel nostro cuore. Questo ci porta ad interrogarci nuovamente, a non dare nulla per scontato nella nostra vita. Siamo consapevoli che il Signore viene ancora oggi? Perché Egli viene in ogni momento. Viene attraverso l’Eucaristia, i sacramenti, viene attraverso la stessa Associazione. Viene nel cuore di ogni credente attraverso la preghiera, la lettura della sua Parola, viene attraverso i nostri cari, i conoscenti, gli emarginati, i malati, gli avvenimenti della nostra vita, tutto quello che facciamo e viviamo, soprattutto attraverso i poveri, nei quali riflette il suo volto con particolare intensità. Non ci resta, allora, che ringraziare il buon Dio perché ci da la possibilità di capire in che stato si trova il nostro cuore. Perché tutto parte dal cuore. Per molti invece importante è apparire: belli fuori, eleganti, con il sorriso, e se poi c’è qualche problema interiore, fa niente! Non possiamo permetterci di “apparire” lasciando il nostro cuore, così come la nostra coscienza, vuoto, sporco, indurito. Abbiamo bisogno di eventi, di persone che spacchino quella campana di vetro all’interno della quale il nostro cuore è rinchiuso come un grande gioiello che non ha bisogno di essere pulito, toccato, dev’essere soltanto esposto perché è bello. Anzi, suona l’allarme se qualcuno anche involontariamente corre il rischio di avvicinarvisi. Gesù vuole, anche attraverso coloro i quali abitano la nostra vita, pulire il nostro cuore, toccarlo e guarirlo. Si tratta di scegliere in che modo prepararci al Santo Natale. Possiamo farlo attraverso il consumismo e il materialismo così come ci dimostrano le vetrine addobbate, i negozi strapieni di possibili regali. Possiamo farlo attraverso l’indifferenza. Possiamo farlo attraverso una sorta di purificazione. Sono tanti, infatti, gli idoli presenti nella nostra vita: orgoglio, superbia, egoismo, odio e tanti altri. Prepararci purificandoci, significa cercare, individuare e abbattere tutto ciò che appesantisce il nostro cuore. Soltanto in questo modo potremmo arrivare semplici e liberi da tutto e da tutti a riconoscere non più idoli nella nostra vita, ma l’unico vero Dio: Gesù di Nazareth. Ho notato come sui social network tanti sono stati gli hashtag postati: #Avvento2014  #attesaevigilanza  #tempodiconversione  #tempodipreghiera.

L’augurio che faccio all’AC per questo tempo di attesa è questo: così come gli hashtag ci permettono di trovare più facilmente un messaggio collegato ad un argomento e partecipare ad una discussione, così anche voi possiate trovare nel vostro cuore il messaggio di Gesù Cristo che vi permetterà di partecipare alla vita eterna che viviamo in parte già nella nostra vita. Possa la Vergine Maria, porta dell’Avvento, Colei che per prima è stata chiamata ad attendere e vigilare, aiutarci in questo cammino arduo, difficile, ma non impossibile. E allora #aspettiamosorridendo.

Don Mario