Gemellaggi giovanissimi 2015
Tra il mese di febbraio e quello marzo i giovanissimi della nostra diocesi si sono incontrati per dei gemellaggi interparrocchiali, pensati dall’Equipe del settore giovani insieme agli educatori dei giovanissimi, dedicati a riflettere sul come e perché essere e sentirsi responsabili del territorio che si abita.
A questo scopo ogni gruppo si è impegnato in un esercizio di lettura del proprio territorio, del quale i ragazzi hanno individuato criticità e risorse, e in momento di confronto con alcune realtà di servizio che operano concretamente su di esso (Arcadinoè, Associazione culturale donnicese, Caritas diocesana, Comitato ambientale presilano, Gli altri siamo noi, Associazione I dirrocchi, In.con.tra, Moci) oppure con dei testimoni che per passione e/o lavoro hanno preso a cuore il proprio territorio.
Con le parole dei nostri giovanissimi auguriamo a tutti noi orecchie che sappiano mettersi in ascolto del territorio che abitiamo, occhi che sappiano guardare le cose con attenzione e intelligenza, mani che sappiano toccare con la cura e la premura di farsi costruttrici di bene:
“Il tema trattato ha portato una piacevole scoperta: abbiamo avuto l’opportunità di accorgerci di cose che sono da sempre sotto i nostri occhi, ma alle quali non abbiamo mai fatto caso, a partire da un parco poco e mal frequentato e dall’opportunità di avere negozi a pochi passi da casa fino a situazioni più importanti come l’abbandono degli anziani e la mancata cura delle cose belle presenti intorno a noi.”
“I due ospiti ci hanno aiutato a capire in che modo noi giovanissimi potremmo mutare, sia dal punto di vista sociale, sia dal punto di vista ecologico-ambientale, le sorti del nostro territorio, svolgendo semplicemente il nostro compito: responsabilizzandoci instaurando col e sul nostro territorio relazioni autentiche.”
“Abbiamo parlato del nostro territorio, delle cose positive ma anche di quelle negative, riflettendo e confrontandoci sulle varie soluzioni che si potrebbero trovare. Con questo incontro noi giovanissimi speriamo e crediamo in un territorio più pulito e civile.”
“Abbiamo, in un certo senso, riscoperto nuovamente il nostro territorio.”
“Molto spesso si ha bisogno del confronto perché da esso si è in grado di comprendere che la varietà che ci circonda ci rende diversi ma nello stesso tempo ci accomuna”.
“Abbiamo potuto apprezzare che esistono persone che operano attivamente e che si danno da fare per il sociale, cercando di ridurre al minimo le negatività che il territorio presenta.”
“Ci impegniamo senza giudicare chi non si impegna, senza accusare chi non si impegna, senza condannare chi non si impegna, senza disimpegnarci perché altri non si impegna. Ci impegniamo perché non potremmo non impegnarci. Questo pezzo di preghiera di don Primo Mazzolari, consegnata a noi al termine dell’incontro, riassume, secondo me, tutto ciò che in poche ore siamo riusciti a dirci.”
“Le testimonianze ci hanno fatto capire l’importanza di aiutare il prossimo. Spesso non ci rendiamo conto che colui che ha bisogno è lì, sotto i nostri occhi.”
“Prendere consapevolezza che è necessario impegnarci attivamente nel territorio per scorgerne le negatività e cercare di eliminarle, assumendosi anche i rischi che questo può comportare.”
“Senso di rispetto, protezione e conservazione del territorio.”