Diocesi Cosenza - BisignanoRiflessione

Un contributo per il bene comune

Consulta Diocesana Aggregazioni Laicali Arcidiocesi metropolita Cosenza-Bisignano

Nota stampa “Un contributo per il bene comune”.

per info: laicato@alice.it, Filippo Salatino, segretario Cdal, 337987375

Venerdì 27 Maggio 2016 a. D.  s. Agostino di Canterbury

 

 “Un contributo per il bene comune”. Dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, un appello alla partecipazione consapevole ed all’impegno responsabile in vista delle elezioni locali in alcuni della provincia di Cosenza.

(3901 Battute spazi inclusi)

Nell’approssimarsi delle elezioni amministrative la Consulta delle aggregazioni laicali della Diocesi di Cosenza-Bisignano ritiene importante offrire alcune indicazioni condivise sull’impegno politico dei cittadini, in aderenza ai princìpi della Dottrina Sociale cristiana, partendo dall’appello di Papa Francesco: «Per favore, non guardate dal balcone la vita, ma impegnatevi, immergetevi nell’ampio dialogo sociale e politico» (Firenze, 10 novembre 2015).

Sopraffatti da problemi e da difficoltà che sembrano insormontabili, si può vivere una stanchezza della libertà e della responsabilità, che si traduce in crescente disaffezione al voto ed in sfiducia verso qualunque formazione politica. C’è speranza di uscire da questa situazione bloccata, che lascia insoddisfatti e delusi?

Oggi, è il tempo della corresponsabilità. La democrazia è un bene delicato, fragile, come una pianta che ha bisogno di essere innaffiata con cura: non è data per sempre. Oggi, nella nostra terra è chiesto di occuparsi della solidità e della qualità di questa democrazia, non dimenticando il sacrificio di quanti – provenendo da appartenenze diverse – l’hanno trasmessa a noi. Per questo, il primo impegno che chiediamo di assumere a tutti i cittadini è di esercitare il diritto di voto.

I cristiani facenti parte dei gruppi laicali, non possono sottrarsi alle responsabilità derivanti da un patrimonio di cultura ed esperienza multidecennale, favorendo una mentalità solidaristica per la riduzione di tensioni e conflittualità e per la promozione del bene comune.

I gruppi laicali non si sostituiscono alla politica ma hanno l’ambizione di creare solide sinergie tra corpi intermedi e politica, dove “Politica” è intesa come servizio ai cittadini, che rifiuti lo stato assistenziale, spezzi le dipendenze clientelari  ed incoraggi l’assunzione di responsabilità a cominciare dall’espressione del voto. I centri urbani che talvolta vediamo sporchi, impregnati di malaffare e clientelismo, di illegalità diffusa, incapaci di solidarietà e giustizia, avari di speranza per i suoi giovani, sono frutto anche delle nostre scelte.

Non partecipare al voto significherebbe non solo delegare ad altri il compito di scegliere per noi ma anche sottrarsi all’impegno per un cambiamento fondato sulla nostra responsabilità. Di conseguenza invitiamo anche a un esercizio “libero” del voto. Sentiamo forte l’esigenza di rimarcare il valore educativo di una scelta libera: le generazioni future chiederanno conto delle nostre scelte e sperimenteranno la libertà e la democrazia solo se noi le avremo vissute fino in fondo.

Ogni candidato può testimoniare che la politica è un bene, operando con realismo e prudenza, senza fare promesse che non può mantenere. Occuparsi del bene di tutti in un’amministrazione locale è esso stesso un bene, perché significa contribuire a fare delle nostre città una casa abitabile per tutti e per ciascuno.

Va riconosciuta la Famiglia come fulcro della solidarietà verso le fasce più deboli, da sostenere con politiche sociali adeguate e valorizzando il contributo del volontariato e dell’associazionismo.

Non votare chi accumula incarichi. Non votare chi fa della logica dello scambio e del favore il motore del consenso. Non votare chi in passato ha ricoperto ruoli di primo piano in altri gruppi politici ideologicamente diversi o chi pratica il trasformismo partitico in maniera disinvolta.

Vota chi, in coerenza di vita rispetto ai valori professati, propone la crescita delle comunità nella giustizia e nel riequilibrio delle diseguaglianze. Vota chi ha fatto del rispetto della legalità il proprio verificato impegno, del sostegno disinteressato ai “piccoli e ai poveri” prassi di vita, della trasparenza delle proprie scelte il proprio dovere.

Vota liberamente, perché tu sei libero e questa libertà è costata la vita a molti: i tuoi figli saranno liberi se tu avrai dimostrato loro di esserlo.

 

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