Una speciale festa di compleanno
Proprio speciale la festa che si è celebrata il 13 luglio scorso a S.Lucido. Nella cittadina che si affaccia sulla costa tirrenica una grande gioia ha riempito un assolato pomeriggio d’estate, tutti riuniti per festeggiare i cento anni compiuti da “nonna Ida”.
La chiamano simpaticamente così la neo-centenaria Ida Carbonaro, conosciuta da tutti anche come la sig.ra Caruso, cognome del defunto marito con cui “nonna Ida” ha condiviso buona parte della sua vita a S.Lucido.
Passo lento ma deciso, piccola di statura e ancora abbastanza lucida per salutare e riconoscere uno per uno tutti gli amici e concittadini convenuti alla celebrazione organizzata in suo onore tra la Chiesa di SS.Annunziata e la casa comunale di S.Lucido. É stata accolta in Chiesa da tutta la comunità con un grande applauso ed un affettuoso e caloroso abbraccio da parte di Mons. Gianni Citrigno, vicario vescovile che con il parroco, don Massim
o Iaconianni, ha concelebrato l’Eucarestia. Presenti il sindaco di S.Lucido, dott.Roberto Pizzuti ed il sindaco di Castrolibero, dott. Giovanni Greco in rappresentanza della cittadina dove attualmente vive “nonna Ida”, tra l’affetto della figlia e dei suoi familiari.
“Ad una donna forte e coraggiosa, ad una donna dedita alla famiglia ed ai sani principi, ad una donna di fede, modell
o è fondamento di tutta l’Azione cattolica di S. Lucido”. Questo il testo riportato sulla targa che la presidente dell’Azione cattolica di S.Lucido ha voluto consegnare a “nonna Ida” per dimostrarle l’affetto che tutta l’associazione e la comunità di S.Lucido le portano.
Cresciuta da sempre nell’Azione cattolica (settantacinque gli anni di militanza nell’associazione) “nonna Ida” rappresenta quelle donne che nella Chiesa hanno vissuto pienamente il protagonismo laicale, già prima che il Concilio Vaticano II ne riconoscesse ufficialmente il ruolo.
Ieri impegnata a portare la Parola di Dio nelle campagne di S.Lucido con l’apostolato della Preghiera e sempre in prima linea per l’impegno nella liturgia e nella catechesi, oggi ancora testimone della fede. Porta con se i segni e gli acciacchi degli anni e non nasconde l’emozione della gioia di aver raggiunto questo importante traguardo. Nel ricevere la targa e gli auguri risponde con la sua semplicità ed umiltà: “Gioia, non merito tutto questo!”.
Auguri “nonna Ida” e grazie perché la tua vita ed i tuoi cento anni ci ricordano ancora una volta quale grande miracolo compie il Signore in ciascuno di noi. Essere testimoni di questo grande amore di Dio per l’uomo è la nostra missione e tu “nonna Ida” riesci ancora a stupirti di questo ed esserne grata.
Giuseppe Schiumerini