Trarre del bene anche dal male
Le malattie sono indubbiamente un male, perché producono delle sofferenze agli ammalati, ai suoi familiari e ai suoi amici. Tuttavia si afferma sempre che Dio può trarre del bene anche dal male. Sembra solo un modo di dire, ma la Zanzara lo ha sperimentato personalmente durante l’attuale malattia.
Settantuno anni fa cadde gravemente ammalato. Guarì, ma solo per volontà di Dio, perché allora non c’erano medicine per il tifo intestinale. Negli anni successivi (e finora) ha dovuto rinunciare alle fritture, alle verdure cotte, al caffé, ai liquori, al vino, alle sigarette, ai peperoni e a tanti alimenti piacevoli. Nel passato ha dovuto superare anche varie difficoltà digestive mediante passeggiate al termine del pranzo e della cena. Ha acquisito l’abitudine a passeggiare spesso: e non è ingrassato.
Nel primo periodo della presente malattia (un linfoma) i medici dell’ospedale si sono meravigliati per la soddisfacente reazione del suo organismo alle forti terapie. Tuttavia, durante una conversazione con i colleghi, il primario ha notato che ciò era dovuto proprio alle conseguenze della malattia del 1945.
Che ne pensate?