L’umiltà di essere peccatori
La Zanzara chiede perdono: domenica scorsa ha dimenticato di compilare e spedire il pensierino solito. Non ha mantenuto fede al suo impegno. Provvede oggi (però il vuoto resta).
Nell’udienza del primo giugno Papa Francesco ha richiamato due fatti:
1° Chi si crede giusto e giudica gli altri e li disprezza (come il fariseo della parabola disprezzo il pubblicano) è un corrotto e un ipocrita.
2° Dobbiamo pregare ponendoci davanti a Dio come siamo: riconoscendo i nostri peccati (e soprattutto quello di pensarci migliori degli altri, e quindi di disprezzare gli altri).
Duro e difficile! ma vero. (Gesù si è umiliato incarnandosi in un essere umano, non possiamo umiliarci anche riconoscendoci preccatori?)