MI STUPISCO…E CI PRENDO GUSTO!
Non c’è domenica più bella di quella in cui, ci si può sentire felici facendo le cose più semplici del mondo: alzare le mani al cielo a tempo di musica, cantare con tutto il fiato che si ha, ballare sotto un cielo uggioso… e rendersi conto che i colori che formiamo sotto quel palco, colorano tutto ciò che c’è di grigio intorno a noi. Così la Festa del Ciao, che quest’anno ha avuto da cornice Castrolibero e l’Istituto di Istruzione Superiore “S.Valentini”, diventa il momento in cui ci si può sentire felici per le piccole cose, ci si può fermare dalla corsa estenuante della nostra quotidianità, preparando così il cuore ‘’ad ospitare’’ l’altro, proprio come Marta ospitò Gesù.
<<Ci prendo gusto>> è l’iniziativa che propone l’Azione Cattolica per il cammino di questo anno: assistenti, educatori, bambini e famiglie sono così tutti invitati a riscoprire il gusto vero della vita, che tante volte, presi dalla nostra quotidianità, dimentichiamo di assaporare!
Così, i più piccoli, aiutati dai loro educatori, hanno cercato di scoprire il gusto delle cose. Ciascun 6-8, ha avuto modo di manifestare, tramite la propria fantasia l’idea che ha dell’ACR con la realizzazione di un proprio piatto.
<< Il mio piatto è pieno di patatine fritte, perché le patatine fritte piacciono a tutti, e fanno felici >> Teresa, 7 anni.
I 9-11 hanno riscoperto il ‘’gusto nuovo’’ di cose che pensavano di conoscere bene, ma che in realtà conservavano ancora caratteristiche mai viste prima. Hanno cercato di ‘’allestire’’ una stanza pronta ad accogliere tantissimi amici per una festa, cercando di scegliere con dedizione e gusto come abbellirla; hanno così assaporato la bellezza del preparare loro stessi, quello che generalmente trovano già pronto, curando i dettagli e scoprendo quanto amore ci si mette nell’accogliere qualcuno ad una festa, con cuore e fatica!
<< È bello organizzare una festa, vuol dire che ho tanti amici, con loro mi diverto e sono felice >> Federico, 10 anni.
I 12-14, che sempre più si affacciano al mondo delle responsabilità e dell’adolescenza, con tutte le difficoltà della loro età, hanno scoperto la capacità di poter dare gusto a ciò che fanno e che li circonda per mezzo delle loro scelte, azioni e dei loro sogni. Attraverso più attività dinamiche hanno così cercato di individuare quale ingrediente ‘’rappresentano’’ in una determinata ricetta, quale aggiunta vorrebbero essere a quel piatto affinché abbia un sapore diverso, collocando il tutto negli ambiti che quotidianamente vivono.
<< Devo impegnarmi anch’io… perché ogni giorno sia più gustoso >> Anna, 12 anni.
Sempre i 12/14 nel pomeriggio, con l’aiuto del MSAC, si sono soffermati su come ri-valorizzare gli ambienti e le relazioni che vivono a scuola, su come ci prendono gusto a rendere migliori questi luoghi per sé stessi e per gli altri!
I genitori, con l’aiuto di una bilancia, si sono interrogati a partire dalla Parola che ci accompagna in quest’anno associativo. Nell’analisi e nel confronto tra di loro, non si sono soffermati sul quantificare le scelte che si fanno per i propri figli, ma sul come trovare l’equilibrio giusto tra “accogliere, offrire ed ascoltare” per generare relazioni nuove ed esperienze nuove per loro e per la famiglia tutta!
La Santa Messa, “centro” della festa, ha messo insieme tutto quello che quest’anno ci aspetta! Il riconoscere Gesù passa attraverso il nostro cuore e le nostre azioni: guardare per accogliere, ascoltare per accogliere, ed essere dono per gli altri! Anche il Padre Arcivescovo, ci ha ricordato infatti che per generare relazioni nuove, bisogna che offriamo tutto noi stessi per l’altro, così come ha fatto Gesù!
Perché per stupirsi, non c’è bisogno di grandi cose, ma basta cercare il gusto delle cose che ogni giorno ci accadono, avere orecchie e occhi attenti verso noi stessi, verso l’altro ed essere grati verso chi ci aiuta a sperimentare tutta questa bellezza, così come l’Azione Cattolica fa, accompagnandoti per la vita!
‘’Il mio amore verso l’Azione Cattolica è nato quando avevo 6 anni. Ricordo ancora la timidezza di una bambina così piccola e impaurita che nonostante tutto si sentiva felice in quella saletta, anche senza la sua mamma vicina. Ricordo ancora la timidezza e la paura di una ragazzina, che iniziò a fare servizio come animatrice parrocchiale ACR, ed un anno dopo ne era già educatrice del gruppo 6-8. Ricordo ancora la timidezza e la paura, otto anni dopo, di una chiamata:’’ ti vorremmo in equipe’’, ed una quindicina di giorni dopo si è ritrovata in una palestra a cantare e ballare davanti a 200 persone, come se fosse la cosa più naturale e quotidiana del mondo! Ho riscoperto anch’io un gusto nuovo della paura, intesa come la più grande opportunità che abbiamo di fare grandi cose, ed il gusto nuovo della timidezza, delle guance che diventano rosse e del cuore che batte a mille, inteso come trampolino di lancio per la felicità! Vivere questa esperienza con l’equipe mi ha fatto capire quanto l’amore possa muovere tutte le cose, e soprattutto quanto grande è questa famiglia che avevo, ma che ancora non conoscevo! Se c’è una cosa che questa esperienza mi ha insegnato è che si può essere felici anche avendo paura! Soprattutto avendo paura!’’
Francesca
Ringraziamo Chrystyan Filice e Federica Pompeo per le fotografie scattate durante la festa.