oggiètempoper…#SOSTARE
INTRODUZIONE
Non c’è tempo, non ce n’è mai abbastanza per fare tutto.
Siamo ormai abituati a cercare in tutti i modi come guadagnarne un po’.
Gli impegni sono incastrati tra loro come un complicato puzzle.
Non importa quanto brevi siano le nostre attività: non lo sono mai abbastanza, si fa tutto di fretta, e la fretta è la più palese dimostrazione che di tempo per noi ne manca sempre di più. E’ curioso come tanta della tecnologia che usiamo ogni giorno sia stata inventata per ridurre la durata delle nostre attività, per un guadagno di tempo.
Scrivere al computer è più veloce di quanto lo fosse battere a macchina.
Cercare una informazione su internet è più rapido che cercarla in biblioteca, mandare una e-mail o un messaggio è più facile ed economico (sempre in termini di tempo) che vedersi di persona e scambiare quattro chiacchiere.
Eppure, nonostante tutto, il tempo a nostra disposizione è sempre meno.
Il lavoro, la famiglia, la continua frenesia che avvolge la nostra esistenza, inesorabilmente affliggono le nostre giornate, portandoci ad un indispensabile bisogno di staccare la spina, al bisogno di prenderci cura di noi.
Ma quanto rimane per la dimensione del tutto gratuita e intima che è quella del tempo libero soltanto per noi stessi?
Quello che forse oggi manca è proprio il tempo per noi stessi, il tempo per riflettere, per fermarsi un attimo e guardare dentro di noi, manca il tempo per annoiarci o per leggere semplicemente un buon libro.
La vita scorre troppo in fretta, e noi non riusciamo a starle dietro.E allora succede che non troviamo più niente che ci piace, più niente che risuoni dentro di noi. Non troviamo più la bellezza nelle piccole cose, nelle cose sempre uguali, quelle di tutti i giorni che ci ancorano alla vita, che ci fanno sentire appartenenti a qualcosa di più grande e misterioso, nelle nostre abitudini che ci regalano il fascino della quotidianità.
Le piccole cose contingenti, normali, che tutte insieme creano il nostro vivere.
La mancanza di spazio e di tempo spesso ci porta a cadere nel baratro della solitudinefino a vivere “spettinati”, sempre fuori posto, sempre alla ricerca di un equilibrio.
Ci sentiamo eternamente inadeguati, aggrovigliati come una matassa di lana che si attorciglia. La calma è persa alla ricerca di tempo, di un attimo di respiro, di un attimo di vita.
Tutto quanto scorre troppo velocemente, gli impegni si sovrappongono e non si riesce a dare priorità a ciò che effettivamente è una priorità.Il mondo sembra essere una giostra manovrata dal tempo.
Ma esistono persone che vorrebbero scendere un attimo da questa giostra, per provarne un’altra, che giri diversamente.
Ad un tratto ci siamo ritrovati a essere catapultati in un tempo quasi surreale in cui la vita ci obbliga a “FERMARCI”, a“SOSTARE” e a farlo nello spazio della nostra casa, con le persone a noi care.
Possiamo approfittare di questa crisi, trasformandola in un’opportunità per rinforzare i legami familiari.
Per la prima volta, in molte famiglie si pranza e si cena tutti insieme. Molti genitori stanno insegnando ai loro figli a giocare a carte, dama, monopoli, si guarda tutti insieme un film.
Ci si domanda sempre più spesso: e adesso che facciamo?
E la risposta che troviamo spesso è inaspettata: giocare, parlare, ridere. Stare insieme. Prima di questo tempo le nostre vite erano piene di tutto, affollate di impegni, sempre di corsa e in casa ci si scontrava, più che incontrarsi. Ora tutto si è rallentato: si sta più dentro e meno fuori. E forse, questo, potrebbe diventare anche un vantaggio per la nostra vita famigliare, se lo sappiamo cogliere come un’opportunità.
L’andare lento non è mai perdita di tempo, al contrario, è scendere in profondità, toccare con mano, sentirsi vivi, rendere onore alla nostra esistenza riappropriandoci dei nostri tempi, dei nostri spazi e ritrovando calma interiore.
Ti proponiamo alcuni spunti che possono aiutarti ad approfondire la riflessione… scegli quella che più ti piace
1) Riflessione di Don Ignazio Iannizzotto – Priore Certosa Serra S. Bruno
«Il rapporto col tempo è una delle chiavi fondamentali della vita spirituale. In questo periodo l’esperienza che tutti stanno facendo è quella del “fermarsi”, si tratta di una dimensione nuova, a cui non si era abituati, infatti è diventato quasi impossibile nella cultura occidentale moderna; neppure per le vacanze ci si ferma veramente, niente può arrestare la nostra corsa affannosa per approfittare della vita, delle del tempo ed anche delle persone. Fermarsi invece vuol dire ritrovare il presente, la vera realtà della vita e del tempo. Nel Salmo 45 Dio ci invita a fermarci per riconoscere la sua presenza tra di noi: “Fermatevi! Sappiate che io sono Dio, eccelso tra le genti, eccelso sulla terra” (Sal 45,11-12). Dio ci chiede di fermarci, non ce lo impone, ci chiede de fermarci come ci si ferma davanti ad una persona amata, o davanti a qualcosa di bello che ci riempie di silenzio. Fermarsi davanti a Dio significa riconoscere che la sua presenza, riempie l’istante e quindi soddisfa pienamente il nostro cuore».
2) Ascolta la Canzone di Giovanni Caccamo – Distante dal Tempo
3) Prova a focalizzarti su come il tempo trascorreva nelle nostre giornate “prima del virus”.
Impegni, appuntamenti, incontri e attività di ogni tipo; tutto attentamente organizzato e pianificato.
Stila un giorno tipo della tua agenda, scrivi tutto ciò che fai durante la giornata, con i rispettivi orari ed appuntamenti. C’è del tempo morto? C’è del tempo che potrei sostituire con la preghiera, o comunque nutrendo la mia vita di fede?
Riscrivi la tua giornata tipo alla luce di questa riflessione, per metterti alla prova e capire se quando tutto tornerà alla normalità, potrò finalmente dare priorità all’Essenziale.
4) Scegli una di queste frasi Celebri…
La facilità e la velocità nel fare una cosa non danno al lavoro durevole solidità né la precisione della bellezza. — Plutarco
Siamo la civiltà del mordi e fuggi, corriamo così tanto che non arriviamo alla meta confondendoci l’uno con l’altro, il ritmo frenetico ci impedisce di gustarci, di assaporare ciò che accade attorno a noi, per noi. E così pregiudichiamo anche le nostre opportunità di apprendimento e di conoscenza.
Mai avere fretta; fai tutto con calma e in uno spirito calmo. Non perdere la pace interiore per qualsiasi cosa, anche se il mondo intero sembra turbato. — San Francesco di Sales
Rallentare il ritmo frenetico della tua vita è necessario. La fretta è sempre cattiva consigliera: più che la pace quello che è importante per l’essere umano è la calma; potremmo dire che la pace possa generarsi solo in uno stato d’animo che non corre in continuazione, che non si affanna.Quando mantieni uno spirito calmo, nonostante tutto ciò che possa accadere attorno a te, puoi recuperare un’energia straordinaria; non solo: quando siamo calmi riusciamo a vedere le situazioni con molta più lucidità e ci appaiono soluzioni che, nell’agitazione e nel continuo correre, non coglieremmo.
Quanto siamo capaci di farci aiutare dal nostro dialogo con il Signore per mantenere uno Spirito Calmo?
L’attività frenetica, a scuola o in università, in chiesa o al mercato, è sintomo di scarsa voglia di vivere — Robert Louis Stevenson
Quando ti rendi conto che stai vivendo una vita mordi e fuggi ti accorgi che non hai la possibilità di assaporare realmente nessun gusto.La fretta nasconde anche un altro aspetto: forse non stiamo facendo davvero quello che vorremmo, non ci stiamo dedicando alla nostra reale priorità e questo ci porta a vivere freneticamente. La psicologia e la filosofia ci insegnano che in questo modo di vivere possono celarsi la paura e la sensazione di sprecare la nostra vita.
In questo momento che stai vivendo mantieni la calma interiore, mettiti in ascolto del Signore e prova a non guastarti ogni singolo istante che vivi, scopri le tue vere priorità.
5) David Grossman: “Dopo la peste torneremo a essere umani”
“Per molti l’epidemia potrebbe trasformarsi in un evento cardine, fatidico per il prosieguo della vita. Quando si attenuerà, la gente potrà finalmente uscire di casa dopo una lunga quarantena e scoprire nuove e sorprendenti possibilità, generate forse dal contatto con il fondamento stesso della nostra esistenza. (…) Ma quando l’epidemia finirà, non è da escludere che ci sia chi non vorrà tornare alla sua vita precedente.(…) Ci sarà chi comincerà a credere in Dio e chi smetterà di credere in lui.La presa di coscienza della fragilità e della caducità della vita spronerà uomini e donne a fissare nuove priorità.A distinguere meglio tra ciò che è importante e ciò che è futile. A capire che il tempo — e non il denaro — è la risorsa più preziosa. Ci sarà chi, per la prima volta, si interrogherà sulle scelte fatte, sulle rinunce, sui compromessi. Sugli amori che non ha osato amare. Sulla vita che non ha osato vivere. (…) Ci sarà anche chi rivedrà le proprie opinioni politiche, basate su ansie o valori che si disintegreranno nel corso dell’epidemia. Ci sarà chi dubiterà delle ragioni che spingono un popolo a lottare contro un nemico per generazioni, a credere che la guerra sia inevitabile”.
Il Tempo non è nostro e questa Sosta Forzata ci mette davanti alla verità che nonostante i nostri piani e le nostre abitudini a volte siamo costretti a fermarci. Il momento che viviamo anche se forzato, pieno di paure e di esasperazioni ci fa capire che non dipende tutto da noi, il tempo non è nostro ma è di Dio.
Riscopriamo il tempo come un “nuovo fattore di ricchezza”:
– tempo come legame tra le persone e non come
misura;
– tempo ciclico delle stagioni;
– autonomia dal tempo pianificato delle organizzazioni produttive;
– tempo soggettivo, emotivo e il ritmo
personale e comunitario;
– tempo di scelta e di condivisione;
– riabilitare il presente, il nostro presente con il mondo e il vivente, con il
Signore;
6) TI AUGURO TEMPO
Non ti auguro un dono
qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che
i più non hanno.
Ti auguro tempo, per
divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene potrai
ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo
fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche
per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per
affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto
per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne
resti:
tempo per stupirti e tempo
per fidarti e non soltanto per guadarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per guardare
le stelle
e tempo per crescere, per
maturare.
Ti auguro tempo per sperare
nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare
te stesso,
per vivere ogni tuo giorno,
ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per
perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.(ElliMichle)