Le cose possono cambiare
Ho già invitato in precedenza a leggere l’esortazione Evangelii Gaudium di papa Francesco, e soprattutto di leggerne giornalmente un piccolo pezzo. Non un’abbuffata, quindi, che può anche far venire un mal di pancia, ma una breve e meditata lettura che viene interamente digerita e produce un gran bene a chi la legge e a chi gli sta intorno. In questi ultimi giorni sto leggendo gli ultimi numeri, nei quali il Papa invita a riflettere su quella che è la finalità propria della Chiesa e quindi dell’Azione Cattolica: l’evangelizzazione.
Una breve frase: Alcune persone non si dedicano alla missione perché credono che nulla può cambiare e dunque per loro è un inutile sforzo (…) Se pensiamo che le cose non cambieranno, ricordiamo che Gesù Cristo ha trionfato sul peccato e sulla morte ed è ricolmo di potenza. Gesù Cristo vive veramente. (n. 275). (…) La fede significa anche credere in Lui, credere che veramente ci ama, che è vivo, che è capace d’intervenire misteriosamente, che non ci abbandona, che trae il bene dal male con la sua potenza e con la su infinita creatività (n. 278).
Forse pensiamo di aver perso soltanto del tempo in questo periodo, e invece Lui ha operato. Forse non ci fa accorgere del bene che abbiamo fatto soltanto per evitare di farci sentire “bravi” e quindi superbi. Dio ci aiuta sempre, anche quando crediamo di essere abbandonati.