Oktoberfest 2017
Esattamente una settimana fa, il Movimento Studenti di Azione Cattolica ha ricominciato, anche quest’anno, a incuriosire ed interrogare gli studenti delle scuole superiori, trattando in maniera approfondita e dinamica gli aspetti e le tematiche attuali che maggiormente coinvolgono lo studente all’interno della vita e dell’ambiente scolastico.
Nella prima riunione del percorso annuale, l’Oktoberfest, svoltasi nei locali della chiesa di San Carlo Borromeo a Rende, il MSAC ha deciso di discutere e di mettere in discussione gli studenti sul loro modo di essere studenti nella vita di tutti i giorni, anche attraverso l’intervento di alcuni ospiti “esperti in materia”.
La discussione è partita con l’ascolto di una canzone, “Lo scrutatore non votante” di Samuele Bersani, che ci ha aiutato a mettere in evidenza come noi studenti dovremmo comportarci a scuola, sentendoci parte attiva dell’istituto e non rimanendo distaccati dalla vita scolastica. Si è poi proseguito coinvolgendo gli studenti nella creazione di una lista candidata al Consiglio d’Istituto di una scuola immaginaria, che rispecchiasse le realtà che viviamo quotidianamente tra i banchi di scuola, per fargli capire cosa volesse dire concretamente essere partecipi del proprio ambiente.
L’incontro si è chiuso con la testimonianza di due ospiti che hanno interrogato gli studenti sull’importanza dei diritti e dei doveri che ogni studente deve esercitare secondo lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti. Ci si è soffermati sui compiti che gli organi collegiali svolgono all’interno dell’istituto evidenziando l’importanza che essi rivestono e la competenza che devono avere. Abbiamo ragionato insieme sul fatto che, come studenti, dobbiamo sentirci chiamati ad imparare a conoscere i compiti che questi svolgono, per scegliere accuratamente le persone che ci rappresentano a livello d’istituto e provinciale. Se è vero che la scuola è formata da ogni singolo studente, è necessario che ognuno sia in grado e in condizione di rendere la propria scuola veramente “buona”, come spesso si teorizza e molto meno spesso si riesce a concretizzare. Dopo questo incontro possiamo dire di essere riusciti a immedesimarci nella nostra “professione studente” e nel nostro dovere di essere STUDENTI PARTECIPI.
Siatelo anche voi!
Saluti,uno studente di Ac, Daniele Zappa