Fratelli unici
Domenica 14 dicembre 2014, si è svolto ad Andreotta un incontro del Settore Giovani, nel quale si è aperta l’occasione per interrogarci sui nostri legami, su tutti i “fratelli unici” della nostra storia e sul nostro stile di accoglienza. Relazioni che ci permettono di sentire le stesse gioie e sofferenze dell’altro avendo come punto fisso la vita stessa di Gesù che è costellata di incontri e relazioni, sguardi e mani, speranze ed attese.
Riusciamo quindi a non essere dei figli unici? Riusciamo a non far sentire chi ci circonda un figlio unico? Spesso è difficile tenere vicino a noi chi non ci piace, chi rispecchia una di quelle tante negatività di cui non vogliamo essere circondati allora lo allontaniamo , lo respingiamo , “ce lo leviamo di torno” , senza preoccuparci di cosa possa provare ,ma fieri soltanto di non averlo accanto. E allora,in cosa consiste il nostro essere buoni cristiani? Dobbiamo accogliere quel Gianni che ci sta scomodo, comprenderlo, cercare di mostrargli quella parte del mondo che ancora non conosce,cercare di essere forse, quella guida verso un cambiamento che interessa anche e soprattutto noi stessi nei modi e nei comportamenti verso l’altro.
Allora si, si che avremo compiuto quel “compito speciale” che il Signore ci ha affidato e che Lui per primo ci ha mostrato, allora si che potremo essere realmente fieri di noi stessi!